ll terzo giorno della Conferenza è iniziato con la keynote
(relazione) tenuta dalla professoressa Jutta Allmendinger, dirigente del Centro
degli Studi sociali di Berlino (WZB), nel cui antico palazzo sono stati
ospitati i lavori della Conferenza. Il titolo della relazione era: “Cambiare le regole: verso una nuova
distribuzione del tempo lavorativo retribuito e non retribuito nel corso della
vita”.
La relatrice ha introdotto il tema con alcuni interessanti dati
sociologici ed un sintetico resoconto dei principali cambiamenti che dagli
inizi del secolo scorso hanno più o meno rapidamente influenzato la vita delle
persone. Ad esempio, l'aspettativa di vita è aumentata di tre mesi per anno, il
tempo trascorso a scuola ha subito cambiamenti, anche se meno evidenti, le prospettive
di carriera si sono sempre più diversificate, il mercato del lavoro è divenuto
sempre più vario e articolato e si è molto sviluppato il lavoro femminile in
aggiunta al tradizionale ruolo di accudimento dei figli.
Tuttavia, ancora oggi la forza lavoro è basata sugli uomini;
nonostante il fatto che le donne abbiano spesso un livello di istruzione
superiore agli uomini.
Le carriere sono comunque basate sul lavoro a tempo pieno
penalizzando, quindi, le donne le quali proprio per poter accudire i figli scelgono
di lavorare a tempo parziale.
Partendo da questa analisi, ha invitato a riflettere su alcune
proposte elaborate dal Centro Studi in merito alla possibilità di introdurre la
flessibilità nella gestione dei tempi lavorati e quelli dedicati alla vita di
famiglia, all'accudimento dei figli e/o di anziani. Concludendo, la relatrice
auspica una importante scelta politico-sociale, che è la riduzione del tempo
lavorativo a 32 ore settimanali, con una maggiore flessibilità di orario in
relazione non solo alla quantità del tempo lavorato ma anche ai risultati
conseguiti, e un'attenzione al rapporto tra reddito e tasse (chi guadagna di
più paga più tasse, chi guadagna di meno va
aiutato).
Dopo il coffee break, sempre ben fornito, i partecipanti si sono
divisi nei gruppi dei laboratori, che erano 5 ed ognuno guidato dai
rappresentanti di diversi partecipanti
Gli argomenti dei workshops erano:
“Quale impatto
hanno i maggiori cambiamenti socio-economici come la recessione sulle relazioni
umane? E come può rispondere l'azione di governo? (guidato dalla Gran Bretagna)
6) “Orario di lavoro,
organizzazione del lavoro e benessere” (Germania)
7) “Politiche attente
alla famiglia ed equilibrio lavoro-famiglia dei padri” (Germania);
8) “L'accudimento dei
figli ed il diritto al contatto e all'accesso ai servizi” (Sudafrica);
9) “Il diritto di
famiglia tedesco con al centro il bambino – esperienza di un avvocato”
(Germania).
Il nostro gruppo ha partecipato al laboratorio sulle Politiche a
favore delle famiglie e l’equilibrio famiglia-lavoro dei padri, in cui si sono
scambiate interessanti idee su come coinvolgere gli uomini nella partecipazione
e nella gestione della vita familiare.
.
Ha chiuso i lavori della giornata, prima dei saluti finali,
l’intervento di Nivedita Chalill, medico indiano, che, in un intervento molto
emozionante, ha raccontato la sua recente esperienza tra le popolazioni del
Nepal, colpite dal disastroso terremoto dell’aprile scorso.
Esperta, con la sua
equipe, per il sostegno alle popolazioni colpite da calamità naturali o da
disgregazione sociale causata da eventi bellici, ha testimoniato come in quella
martoriata terra hanno dovuto aiutare i superstiti a ricostruire i legami
fondamentali della società e della convivenza comune. Hanno sostenuto le
persone a rinsaldare i legami familiari e a svolgere i compiti più semplici e
fondamentali per riedificare un tessuto sociale andato distrutto.
Le conclusioni della 62° Conferenza sono state espresse dalla
Presidente della Commissione Internazionale, l’avv. Anne Berger, che ha
ringraziato gli enti organizzatori e sostenitori della Conferenza,
soffermandosi in particolare sull'importanza dell'aver condiviso tante
esperienze diverse, provenienti da tutto il mondo, attorno al rilevante tema
del tempo della famiglia, che è stato esaminato in tutti i vari aspetti,
esistenziali, legali e sociali.
Ha poi sottolineato come il contributo di ciascuno sia stata
fonte di aggiornamento e stimolo per continuare a cercare vie di benessere per
la famiglia di oggi.