IL WORKSHOP DELL'AICCEF E LA PRESENTAZIONE ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI ROMA

RITROVARSI PER RICOSTRUIRE DIETRO IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE DEI MIGRANTI E RIFUGIATI 
Appunti a cura di Rita Roberto 
 La famiglia immigrata o rifugiata, come quella autoctona, è rappresentata da una pluralità di modelli. Una pluralità, se vogliamo, ancor più variegata, poiché arricchita da fattori connessi alla diversità etnica, linguistica, culturale, religiosa e dal particolare vissuto dei migranti. Ogni famiglia, immigrata o non, costituisce un nucleo a sé, un microcosmo tenuto insieme da legami e da una storia, contrassegnato da ruoli, risorse, affetti ed eventi. Sarebbe dunque fuorviante considerare le famiglie immigrate come soggetti sociali omogenei (Favaro, 2002), sebbene tutte condividano l’esperienza della migrazione. Un’esperienza vissuta secondo modalità diverse, a seconda delle vicende individuali, ma anche dei gruppi di provenienza e talora pure degli eventi storico-politici che segnano i paesi d’origine e che hanno condizionato la scelta dell’emigrazione. In molti casi si tratta di nuclei in cui i coniugi o i figli hanno vissuto un periodo più o meno lungo lontano gli uni dagli altri, in altri di famiglie in cui uno o più membri continuano a vivere nel paese di origine, le cosiddette famiglie transnazionali, in altri ancora di nuclei familiari costituiti da individui della stessa nazionalità e che si sono sposati in Italia. 

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE